Cos’è la Lifestyle medicine?
Il cambiamento dell’industria alimentare, l’evoluzione del progresso, la globalizzazione, hanno avuto un impatto enorme a livello della medicina e delle cosidette « patologie del benessere e dell’abbondanza ».
Obesità, sindrome metabolica, diabete, tumore per citarne alcune, non sono altro che malattie la cui patogenesi è legata allo stile di vita.
In sostanza, nasciamo con un eventuale ma non sempre verificata, predisposizione alla malattia, e poi gli agenti esterni, la nostra sedentarietà, il nostro stato di stress, la nostra alimentazione, la qualità del sonno, contribuiscono assieme, come nel tiro alla corda, all’evidenziarsi della malattia.
Si stima che il 70% delle visite che si fanno dal medico di base, siano in relazione con queste patologie.
La medicina deve quindi tenere conto di tale evoluzione e restare à la page.
Il professore Umberto Veronesi, con il quale ho avuto il privilegio di lavorare per qualche mese nel suo Istituto Oncologico Europeo di Milano, diceva che il 50% della medicina evolve ogni 5 anni.
Focalizzarsi sui singoli aspetti di una malattia risulta limitante e meccanicistico. Una visione olistica (come amo questa parola!), risulta quindi più opportuna se non addirittura mandatoria.
Durante gli studi di medicina, ci insegnano che “Every ill has a pill” (ad ogni malattia corrisponde un farmaco), ma questa forma mentis risulta vantaggiosa al 100% solo per le case farmaceutiche.
Si stima che in Europa il 3% dei ricoveri sia dovuto ad un effetto collaterale in seguito all’utilizzo di un farmaco. Attenzione, ci tengo a precisare che i farmaci non sono il male assoluto, anzi !
Queste molecole hanno subito delle modificazioni incredibili per aiutare il malato. Ma un tale modo di pensare limita l’azione e la responsabilità del singolo paziente nel suo processo terapeutico.
Non si può pensare che un paziente al quale venga riscontrata una forma iniziale di ipertensione arteriosa, se ne esca dallo studio del medico di base solo con la ricetta dell’ACE-inibitore (tipica molecola utilizzata in prima istanza nel trattamento).
Bisognerebbe invece interrogare il paziente sul suo stile di vita, cosa mangia? Che attività fa? Come gestisce lo stress? Dorme sufficientemente? Questi, sono tutti fattori che contribuiscono a migliorare il quadro patologico del paziente se opportunamente corretti.
Le indicazioni poste sono tutte supportate da evidenze scientifiche (Evidence based medicine), ovvero sono stati eseguiti degli studi che hanno verificato la validità scientifica di questo tipo d’intervento sulla patologia in questione.
Mi piacerebbe potervi dire che mettendo il quarzo rosa sul comodino, l’ipertensione scomparirà, ma purtroppo, sic stantibus rebus, non è ancora provato scientificamente ! Ahimè !
La Lifestyle Medicine: la medicina che parte dal tuo stile di vita
Dunque la Lifestyle Medicine non è una medicina alternativa bensì una parte della medicina occidentale tradizionale, il cui accento è posto sull’impiego delle modifiche dello stile di vita in prima istanza.
Sono arrivata a studiare questa materia grazie alla visone acquisita durante il mio percorso di studi. Mi sono laureata a Ferrara ma il metodo di insegnamento era quello di Maastricht (NL).
In questa università, tutte le facoltà hanno un approccio Problem Basic Learning (PBL). A partire da un determinato sintomo si ricostruisce a ritroso ogni possibile percorso che abbia portato alla manifestazione di detto sintomo.
Una volta esposto il caso clinico, tutta la classe contribuisce alla risoluzione portando avanti le proprie ricerche e così s riescono a considerare tutti i punti di vista.
Aver studiato in questo modo durante i 6 anni di medicina e aver potuto trascorrere un periodo in Olanda, mi ha portato a sentirmi stretta nell’assunto “Every hill has a pill” perché in realtà intravedevo tutto ciò che stava dietro il muro di nebbia.
Questo modus operandi ha cambiato radicalmente la mia vision della medicina e la visone compartimentale e meccanicistica mi sta stretta oltre ad essere estremamente riduttiva.
Caro lettore, se stai leggendo e studi medicina, sii consapevole che non potrai condividere questa visione come parleresti di Roberto Baggio (tanto per citare una figura che metterebbe tutti d’accordo) con il tuo professore. L’open mind e la capacità di unire i puntini, non è un talento di molti.
Ecco la lifestyle medicine prevede questo. Prevede di unire i puntini e capire come curare o guarire dalla maggior parte delle malattie croniche attraverso i sei pilastri :
1 . alimentazione a prevalenza vegetale
2. esercizio fisico
3. cura del sonno
4. gestione dello stress
5. limitazione delle sostanze nocive (alcol-tabacco)
6. psicologia positiva.
Gli studi scientifici hanno dimostrato concretamente come modificandoli tutti e sei assieme si possa constatare un netto miglioramento delle patologie corniche nelle quali lo stile di vita è il primo responsabile.